Ogni ambizione che mira a un grande risultato ha dentro di sé una vision, una tensione generata dentro un’idea che necessita di persone tenaci per emergere e imporsi. Ci si potrebbe chiedere, allora, quale sia la vision con cui debutta MEGA, nuovo giornale digitale nato dalla passione politica di Marco Reguzzoni e sintonizzato sulle frequenze dell’Associazione politica “I Repubblicani”, la quale lavora per favorire un’unificazione dell’impegno politico che si muove fra il centro e la destra democratica.
Nella testata di questo sito si trova la sintesi per dare una risposta al quesito di cosa rappresenti questo periodico online e di quale direzione intenda prendere nel suo tragitto: MEGA sta infatti per Make Europe Great Again, ovvero “Rendere l’Europa di nuovo grande”, partendo proprio da una diversa interpretazione delle necessità dei cittadini e da soluzioni innovative e coraggiose per soddisfarle.
La stella polare del progetto editoriale è così la volontà di sostenere un’Europa forte e unita nel segno di valori chiave inderogabili, poggiando sulla gravitas, ovvero la serietà e l’autorevolezza degli antichi romani, tradotta in un’azione moderna e competente che metta in luce le proposte, le faccia circolare e ne renda possibile la realizzazione. L’impegno è raccontare notizie e pensieri che parlino di un’Europa che sappia sorreggersi sulla forza delle sue tante specificità e – a dispetto dei disastri commessi finora dentro l’Unione Europea – sia capace di mostrarsi grande e giusta, quindi mega.
Questo portale vuole essere uno sguardo attento sull’attualità, ma anche un luogo di condivisione a disposizione di chi desidera ragionare su grandi ambizioni, nonché uno strumento accattivante per conoscere il pensiero politico da Aristotele a Hegel, da Hobbes a Max Weber, allacciando i fili di una storia che abbia senso e prospettiva.
Ogni grande progetto non può che avere fondamenta solide. In questo caso si tratta di tenere sempre in evidenza la fedeltà a una linea federalista basata sui Comuni, il desiderio di un’Europa unita, giusta e garante di alcuni valori inderogabili, infine il liberismo animato da un’avversione spietata ai monopoli e alla concorrenza sleale. MEGA si sorregge su questi tre pilastri, da valorizzare in molti modi e con molte voci.
Perché questo modello ideale? «Perché – come pensava Kenichi Ohmae – la gente non vive e lavora in uno Stato: la sfera della sua esistenza è legata, quotidianamente, a una realtà locale o regionale». Ma anche «perché il potenziale economico, scientifico e tecnico dell’Europa è immenso», spiegava Michail Gorbaciov. Oppure «perché la Regione, la Provincia e il Comune possono contendere e sottrarre allo Stato gran parte del suo potere», secondo il ragionamento di Adriano Olivetti.
Sulla traiettoria di queste voci significative e potenti, MEGA s’incarica nel 2023 – con umiltà e convinzione – di dare spessore alla necessità di fare informazione e divulgazione con limpidezza e semplicità, senza rinunciare alla competenza di chi la politica la vive in prima persona.