I Repubblicani verso l’assemblea pubblica: «Chi ha idee, venga a parlarne, senza pregiudizi»

L’ora della ripartenza è fissata per l’Associazione politica “I Repubblicani”: giovedì 12 ottobre, alle ore 21, l’Hotel DoubleTree by Hilton di Solbiate Olona ospiterà l’incontro pubblico incaricato di illustrare i punti chiave del progetto e aprire un dibattito con tutti coloro che si riconoscono in alcuni valori cardine come il federalismo, il liberismo e la ricostruzione di una nuova Europa dei popoli.

Marco Reguzzoni, presidente dei Repubblicani, cosa significa il titolo della serata “Inno alla gioia”?

«È un impegno e assieme un auspicio per superare lo scontento di questi anni, dovuto ai lacci della burocrazia, a un modello gestionale arido e imbrigliato, a scelte dell’UE legate a lobby finanziarie ed economiche che portano distanti anni luce dalle necessità di chi vive del proprio lavoro. La gioia arriverà quando sapremo rimettere al centro una politica che pensi in grande, cioè a una nuova Europa, e sia efficiente nel quotidiano, ridando slancio al ruolo dei Comuni».

Chi si aspetta di incontrare all’evento pubblico del 12 ottobre?

«Mi aspetto gli amministratori locali che si rivedono nei nostri principi, perché è soprattutto nelle loro mani che sogniamo di consegnare il futuro, ma so che ci saranno anche tanti imprenditori, esponenti delle associazioni di categoria e della società civile, così come semplici cittadini che hanno voglia di capire, suggerire e contribuire a cambiare le cose».

Per affacciarsi al mondo dei Repubblicani, serve un’affinità politica?

«Non chiederemo mai a nessuno se abbia una tessera e di quale partito. Le nostre idee si sposano con un arco politico che va dal centro alla destra moderata che oggi sta al governo. Ma, in fondo, non c’è preclusione per nessuno, purché ovviamente si riconosca nei principi cardine della nostra azione. Credo però che solo ascoltando quello che abbiamo da dire le persone possano capire. Nessuno deve avere paura dei Repubblicani, né cadere nei pregiudizi: non faremo una lista elettorale, i nostri aderenti seguiranno il loro percorso partitico in modo indipendente. Vogliamo solo sviluppare proposte e aggregare i simili».

Dopo l’incontro pubblico, cosa accadrà?

«Ci concentreremo sullo sviluppo di alcuni progetti di crescita politica. Abbiamo appena creato un sito di informazione che si chiama MEGA (cioè Make Europe Great Again) e che diventerà un contenitore di opinioni e proposte. Prepareremo anche qualche piccolo libretto per offrire chiavi di lettura o strumenti di conoscenza su argomenti rilevanti per chi vuole occuparsi della cosa pubblica. Inoltre, lanceremo dei corsi di formazioni dedicati agli amministratori locali. Insomma, ci concentreremo su iniziative di qualità. Cerchiamo competenza, non voti».

E in vista delle elezioni Europee del 2024, starete fermi?

«Quello dei Repubblicani non è un simbolo elettorale. Fermo restando che ogni singolo aderente sarà ovviamente libero di scegliere se e come candidarsi, il compito dell’associazione sarà di supporto a chi porterà avanti le idee che andremo a sviluppare. È ovvio che il nostro desiderio è di riuscire a incidere già sulle consultazioni del prossimo anno, nel senso che vogliamo ridare dignità e autorevolezza all’Europa con proposte concrete e a loro modo rivoluzionarie, superando l’attuale burocratica Unione Europea».

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