«Angela Merkel perfetta per guidare l’Europa. Le ho chiesto di accettare la sfida, per ora ha detto no, ma ci spero ancora»

Marco Reguzzoni e Angela Merkel

Marco Reguzzoni, presidente dell’Associazione “I Repubblicani”, lei di recente ha tessuto le lodi di Angela Merkel ed è arrivato persino ad auspicare un impegno diretto dell’ex cancelliera tedesca alle prossime elezioni Europee e, di conseguenza, alla guida della Commissione Europea. Come mai questa provocazione?

«Non è una provocazione, ma un’idea concreta, che poggia su ragioni di opportunità e di valore della persona in questione. Tant’è che ho concretamente rivolto ad Angela Merkel l’invito a rendersi disponibile per assumere questo ruolo».

Nel senso che l’ha contattata davvero?

«Certo, l’ho contattata e le ho chiesto di giocare la partita in prima persona, esprimendo la mia stima e anche la convinzione che sarebbe un’ottima candidata per dare finalmente all’UE l’autorevolezza e la determinazione che sono sempre mancate in tutti questi anni».

Che cosa le ha risposto?

«Ha ringraziato, si è detta lusingata, ma ha chiarito di non avere intenzione di essere parte attiva alle prossime elezioni Europee. Le parole usate per spiegare la sua decisione – naturalmente in inglese – sono state “fundamental reasons”. Un termine la cui traduzione in italiano non è così immediata come sembra e che non specifica di cosa si tratti. Non so dire se siano ragioni personali oppure politiche. Se fossero queste ultime, spero ci ripensi».

Ma non è una piccola follia andare a cercare una leader in Germania?

«Per nulla. Ciò che conta sono le capacità. Personalmente nutro grandissima ammirazione e anche un po’ di invidia per ciò che ha saputo fare difendendo gli interessi dei tedeschi. Io credo che, se Angela Merkel potesse mettere la passione e l’intelligenza profusa per il suo popolo a favore di tutti i popoli europei, tutti quanti otterremo enormi benefici. Inoltre, non c’è solo questo a rendere l’opzione Merkel ideale».

Cos’altro?

«Un profilo del suo spessore politico sarebbe utile nella gestione delle crisi e delle guerre alle porte dell’Europa. Finché in Germania c’era la Merkel, ad esempio, né Russia né Ucraina hanno osato alzare i toni dello scontro e la guerra non c’era. Sarebbe un bene sostituire alla mancanza attuale di leader forti una Merkel legittimata dal voto popolare, una personalità indipendente dalle lobby finanziarie, altrimenti avremo in eterno un’Unione Europea comandata dai burocrati. Ventiquattro anni fa cadeva il muro di Berlino, è ora di fare l’Europa.».

Insomma, lei ci spera ancora che l’ex cancelliera ritorni in campo?

«Le ho chiesto di ripensarci, vedremo… In ogni caso come associazione “I Repubblicani” abbiamo predisposto una petizione indirizzata a Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo, per riscrivere la legge elettorale e creare un sistema che porti all’elezione diretta del presidente della Commissione Europea. Esattamente come stiamo discutendo nella riforma costituzionale in Italia, anche in Europa serve un governo legittimato dal voto popolare. E guardi che non ci sono alternative: come dimostrano le cronache di guerra, o si afferma l’Europa politica o si va veloci verso la fine della nostra civiltà».

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