Il governo sta davvero lavorando per consentire ai sindaci dei Comuni con più di cinquemila abitanti di potersi ricandidare anche per un terzo mandato, eliminando l’attuale vincolo di fermarsi dopo la seconda consiliatura. «Stiamo ipotizzando la possibilità di un terzo ma anche di un quarto mandato», ha confermato Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, ospite a Varese del convegno “Il ruolo degli enti locali e regionali nel futuro dell’Unione Europea”, organizzato all’interno festival Glocal di Varesenews.
«Durante le riunioni di governo – ha spiegato l’esponente leghista, come riportato dal quotidiano La Prealpina – stiamo discutendo per disporre una proroga al terzo o quarto mandato, perché non c’è più nessuno che vuol fare il sindaco e questo è un grosso problema. Il Comune ha senso se c’è ancora lo spirito comune, se c’è la comunità». Insomma, la ratio della modifica andrebbe fatta risalire alla scarsità di risorse umane di un certo livello che possano garantire un turn over di qualità.
Stando alle valutazioni del giornale varesino, «troppe le incombenze burocratiche, troppi i rischi anche di carattere penale, troppe le energie che richiede il governo di una realtà anche di piccole dimensioni alle prese con tanti problemi e scarse risorse. E poi c’è il distacco di una larga fetta di cittadini dalla politica, con il suo bla bla litigioso e inconcludente. Da qui il progetto di cancellare il decreto legge con cui, dall’anno 2000, è stato posto il vincolo ai sindaci del doppio mandato consecutivo».
Insomma, la questione che Mega sta trattando in questi giorni è davvero al centro dell’agenda politica nazionale e dell’attenzione mediatica, anche per quanto concerne il destino dei presidenti di Regione, molti dei quali ormai prossimi alla scadenza del secondo mandato e direttamente interessati (con i loro partiti) a poter tornare in gioco.
