La serata repubblicana alle Stelline di Milano ha messo d’accordo tutti, anche Manfredi Palmeri. Interrogato sulla necessità di formare una nuova classe dirigente attraverso dei corsi, il consigliere di Regione Lombardia e del Comune di Milano ha risposto con tenacia: «L’idea di una scuola di politica – ha detto – è senza dubbio positiva. Nell’attuale panorama amministrativo in crisi, iniziative fresche come quella prodotta dall’Associazione I Repubblicani porterebbero grossi benefici».
Insieme al collega e amico Luca Ferrazzi, anche lui consigliere regionale per il gruppo Lombardia Migliore, lo stesso Palmeri si è detto a favore del riavvicinamento dei politici ai veri bisogni del territorio, troppo spesso dimenticati dal modello centralista.
«Chi ci rappresenta nel pubblico – queste le sue parole – non può esentarsi dall’apprendere con costanza, confrontandosi con chi magari ha già lavorato nella pubblica amministrazione e, perché no, con chi ha idee e spunti moderni ma lavora nella sfera del privato».
Riflessione già condivisa, tra l’altro, dal già deputato Paolo Grimoldi e da un altro ex consigliere regionale d’eccellenza come Gianmarco Senna, anche loro presenti in platea.
In conclusione, Palmeri ha detto con fiducia: «Questa circolazione di idee e di competenze è un modo virtuoso per non sedersi sugli allori, dimenticandosi di cosa significa rappresentare i cittadini. I miei complimenti a Marco Reguzzoni che crede ancora nel valore del merito e della formazione continua».