Reguzzoni torna in prima pagina: «Il golpe di Napolitano contro Berlusconi spiega perché ho lasciato per dieci anni la politica»

Protagonista della storia politica italiana, Marco Reguzzoni è tornato in prima pagina de “La Verità” – nell’edizione del 2 gennaio 2024 – per parlare di come maturò nel 2011 l’attacco al governo Berlusconi.

La testata nazionale diretta da Maurizio Belpietro ha infatti voluto approfondire il comportamento messo in atto dell’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per indebolire la posizione del Cavaliere (anche agli occhi degli altri leader europei) sino a provocarne le dimissioni.

Fu una vicenda che non solo influì enormemente sugli scenari politici di quell’epoca, ma che segnò anche il decennio successivo, con l’istituzione di governi tecnici e non legittimati dal voto popolare.

Per questo il presidente dell’Associazione politica “I Repubblicani”, oltre a portare la propria testimonianza su quanto capitò davvero in quel periodo, chiede ora l’istituzione di una commissione d’inchiesta che chiarisca chi determinò la crisi di una maggioranza di cui lui era uno degli uomini chiave.

D’altronde quegli avvenimenti determinarono anche il suo distacco dalla politica attiva: «Dopo quello che capitò – ha raccontato Reguzzoni ai cronisti della Verità – ho portato la Lega all’opposizione, ho lasciato tutte le cariche e ho smesso di occuparmi di politica. Perché è stato fatto un golpe, facendo cadere un governo regolarmente eletto. Come primo provvedimento, Mario Monti ha fermato quel poco di federalismo fiscale che avrebbe portato dei benefici al Paese e le riforme che erano pronte a essere varate sono state bloccate. Se questo viene impedito dalla più alta carica dello Stato, allora non ci sono più margini per esercitare l’azione politica. È stato micidiale».

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