Vento di cambiamento sta trovando il plauso e l’interesse di diverse personalità legate al mondo della politica.
Ad apprezzare la fatica editoriale del presidente dei Repubblicani, troviamo Maurizio Bianconi. Il già deputato e avvocato ha risposto con entusiasmo alle provocazioni intellettuali contenute nel libro, e si è detto sorpreso dalla lucidità dell’analisi di Reguzzoni.
«Vento di cambiamento delinea alla perfezione un ordine costituito che sto cercando di definire da tempo» ha affermato Bianconi, autore di un libro sulla post-democrazia. «Comandano funzionari e finanza, e vogliono omologarci e distruggere il valore della comunità».
Inoltre «lo Stato di oggi non funziona; è un po’ ambizioso da dire, ma bisogna puntare a costruire un nuovo, omogeneo blocco mediterraneo».
Bianconi riflette quindi sul capitolo “Lo Stato inadeguato”, in cui si dice che in un mondo globalizzato serve un governo europeo, forte e capace di gestire i flussi di merci e denaro. Lo Stato, infatti, è «troppo piccolo per gestire i problemi internazionali e troppo grande per seguire il costante aumento delle esigenze della società».
Alle domande sull’attualità e sul futuro prossimo, sulle elezioni europee e sulle cronache recenti, Bianconi risponde con una provocazione: «Destra e Sinistra come al solito si fanno la guerra, ma la politica e gli equilibri spostati “accadono” da un’altra parte. E quest’altra parte è chiara, se si leggono le parole di Marco Reguzzoni».