Una partita visionaria coinvolge tutta l’Europa e vede l’Italia in prima fila. Si tratta della sfida legata all’introduzione di una mobilità urbana aerea ed elettrica che riscriva il modo di pensare la movimentazione di cose o persone nelle nostre trafficatissime città.
Se le auto elettriche sono al centro della discussione e sollevano mille dubbi rispetto a costi, reperimento delle materie prime e reale impatto ambientale, viceversa la movimentazione con i droni rappresenta una soluzione che ribalta queste variabili in proprio favore, ma che ancora deve fare i conti con problemi di sicurezza e infrastrutture inevitabili per un settore emergente.
Eppure, esistono già alcune imprese futuristiche che stanno investendo per trovare la quadra, offrire tutte le giuste garanzie e rendere concrete le ambizioni coltivate negli ultimi anni.
Di queste incredibili prospettive – che non sono più fantascienza – si è parlato e visto parecchio nella serata di gala “Volo in Rosa”, organizzata a Volandia, il prestigioso Parco e Museo del volo che affianca l’aeroporto di Malpensa.
Nel corso dell’evento, il presidente Marco Reguzzoni ha voluto presentare due progetti che guardano davvero verso orizzonti rivoluzionari. «Siamo in una terra di visionari – ha spiegato ai suoi ospiti – ed è bello affiancare alla grande storia aeronautica anche uno sguardo a ciò che ci aspetta».
Il primo progetto proposto è stato quello della Urban Air Mobility, ovvero l’introduzione dei cosiddetti taxi volanti, piccoli velivoli elettrici con decollo e atterraggio verticale che possono favorire spostamenti brevi, frequenti, veloci, poco inquinanti ed efficaci.
Paolo Cappello, direttore Advanced Air Mobility Business Unit di SEA, ha presentato lo stato dell’arte di un’iniziativa che non guarda a un futuro indefinito ma ha ambizioni temporali piuttosto precise: «La speranza – ha spiegato – e poter realizzare qualcosa per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. La fase progettuale è avanzata, la Lombardia si prepara davvero a diventare capofila di questa novità. Le norme di sicurezza ci impongono prudenza e non è detto che staremo nei tempi, ma ormai il percorso è avviato, dunque vertiporti e velivoli elettrici arriveranno».
Emozionante, invece, è stata la presentazione del quadricottero elettrico monoposto con pilota della Jetson, con filmati suggestivi realizzati in Toscana (dove si trova il quartier generale operativo dell’azienda) e un prototipo offerto in visione agli appassionati di Volandia. Il ceo di Jetson, Stephan D’haene, ha tracciato le prospettive di «un sogno che si sta avverando».
Un sogno, va detto, ha coinvolto anche Luca Spada, uno dei più noti imprenditori italiani. Il fondatore di Eolo è un entusiasta sostenitore di questo drone con pilota: «Mi chiamarono da Jetson – il suo racconto – semplicemente perché avevano bisogno di un provider che li connettesse in quelle campagne dell’entroterra aretino in cui svolgono i test. Ma, quando li conobbi, oltre a metterli in rete, decisi di partecipare io stesso all’impresa, perché è qualcosa che spalanca le porte sul futuro».
La recente risoluzione del parlamento europeo, che ha riconosciuto la valenza dei velivoli elettrici come forma di trasporto pulito, ha dato appoggio e speranza a tutta questa industria visionaria che sta lavorando per realizzare non più un’illusione degna di un film di fantascienza, ma un progetto rivoluzionario che ormai è a portata di mano.