Carlo Crosti è uno di quelli che nella Lega c’era dagli inizi. Militante di lunga data, terzo segretario della storia della prestigiosa sezione varesina, fedelissimo bossiano destinato a diventare nel 1999 anche sindaco di Induno Olona (succedendo ad Attilio Fontana), Crosti ha scelto il palco di Ville Ponti – quindi il momento d’avvio della campagna elettorale di Marco Reguzzoni per le Europee nelle liste di Forza Italia – per svelare la sua scelta: «Dopo 31 anni di militanza – ha detto – quest’anno ho deciso di non rinnovare più la tessera del Carroccio».
Una notizia che lui ha spiegato in maniera trasparente: «È stata una decisione davvero difficile per chi, come me, ha vissuto tutte le fasi attraversate dal movimento, credendo fortemente nei progetti per i quali abbiamo combattuto in tantissimi. Ma ancor più difficile sarebbe stato per me restare in questa Lega e rinunciare ai miei ideali».
Ma allora perché Crosti ha scelto di rivelare questo strappo proprio in una riunione di stampo forzista, davanti allo stato maggiore territoriale dei berlusconiani? «Nel libro “Vento di cambiamento”, scritto da Marco Reguzzoni – ha argomentato – si parla tantissimo di federalismo e di quanto esso potrebbe essere utile ai nostri territori. Sono i concetti che hanno sempre rappresentato il mio credo politico».
«Così – conclude Crosti – a prescindere dal simbolo di partito con il quale si candida (oltretutto il presidente dei Repubblicani si schiera nella lista azzurra da indipendente, ndr), ciò che conta per me è che lui fa ancora adesso molti dei ragionamenti che facevamo allora, parlando di temi che in Lega purtroppo non sono più all’ordine del giorno. Conoscendo e stimando Reguzzoni per la sua concretezza e per la coerenza, non posso allora che sostenere la sua persona in questa avventura».