Nuovo regolamento UE sull’Intelligenza Artificiale. Lara Comi: «Mettiamo un argine a manipolazioni e fake news»

Lara Comi

In Europa è appena stato approvato un regolamento unico al mondo per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Lara Comi, Eurodeputata e relatrice in materia di IA, come possiamo guidare il futuro di questa nuova tecnologia in modo sicuro per le imprese?

Domanda complicata. Sicuramente lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è una sfida che dobbiamo accettare con coraggio. In Europa siamo avanti, ma non ci sono regole per controllare i rapporti tra i diversi continenti, ad esempio.

Il regolamento UE, invece, su che principio si basa? È una manovra che può tutelare anche i lavoratori?

L’obiettivo primario che ci poniamo è quello di tutelare il cittadino, a prescindere dal fatto che sia un lavoratore; anche perché la rivoluzione dell’IA coinvolge tutte le fasce di età. Entrando nello specifico, è stato fatto un indice di classificazione del rischio. Le faccio l’esempio delle fake news, che vengono considerate come “rischio alto”.
Poi è chiaro, la tecnologia è in costante evoluzione e ciò che la regolamenta può e deve essere aggiornato per restare al passo.

Capisco. Ma questo nuovo regolamento – per dirla in latino – non rischia di diventare de iure ma non de facto?

No. I cittadini devono saperlo: un regolamento è un atto giuridico vincolante. Deve essere applicato nell’intera Unione Europea da tutti gli stati, nessuno escluso.

Crede che l’IA possa influenzare i sentimenti elettorali e in qualche modo mettere a rischio la democrazia?

È un tema caldo. Le cito un aspetto negativo e uno positivo della questione. Quello negativo è che con l’IA la manipolazione del consenso è estremamente più facile e può rendere le persone vulnerabili. Le fake news di cui abbiamo già parlato, in tal senso sono devastanti. La soluzione potrebbe risiedere nel fact-checking, una verifica dei fatti e delle fonti.

E l’aspetto positivo?

Sicuramente la micro-targettizzazione: l’Intelligenza Artificiale è uno strumento eccellente per conoscere l’elettorato e i suoi bisogni. Io mi muovo da sempre sul territorio della circoscrizione nord-occidentale, che conta circa 20 milioni di abitanti. Come è facile intuire, non posso parlare personalmente con tutti. In questo senso, l’IA può darmi una grande mano e aiutarmi a capire quali sono le necessità delle persone e i loro interessi.

Utilizzare l’Intelligenza Artificiale in modo coscienzioso, quindi, è possibile.

Certamente. La strada da seguire è questa, tenendosi alla larga dal populismo e dai consensi facili che non portano nulla di buono ai cittadini.

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