«Abbiamo tre compiti davanti a noi: recuperare chi non vota più, difendere il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati e valorizzare le capacità di una squadra di candidati messa assieme da Antonio Tajani quasi fosse il Milan di Sacchi, uno dei tanti capolavori realizzati da Silvio Berlusconi». Così Marco Reguzzoni nel suo discorso davanti allo stato maggiore di Forza Italia, radunato al Teatro Manzoni di Milano per il lancio della campagna elettorale di Letizia Moratti (la quale mercoledì 24 sarà a sua volta ospite di Reguzzoni, dalle 21, a Ville Ponti a Varese).
«L’ultima volta che siamo stati su un palco così importante assieme – si è rivolto a Moratti il presidente dei Repubblicani – è stato a Parigi, per celebrare la vittoria nei confronti di Smirne e la conquista dell’Expo 2015 per Milano. Ora ci ritroviamo di nuovo accanto, per una battaglia comune, condividendo gli stessi principi di libertà e un’identica visione europea».
Il Teatro Manzoni fu acquistato proprio da Berlusconi nel 1978 per evitarne il fallimento. «Era un luogo del cuore di questo mio amico – ha insistito Reguzzoni – e non possono nascondere la mia commozione nell’essere qui, specie se ripenso che con lui in parlamento ho vissuto gli anni più difficili. Non ho timore a dirlo: il momento in cui è stato costretto a dimettersi, è stato molto simile a un colpo di Stato».
Ora, da candidato indipendente nelle liste di Forza Italia, Reguzzoni ha una missione chiara in mente: «Partendo dal presupposto che il nostro avversario è solo ed esclusivamente il Pd, oggi è necessario – come dice Manfred Weber, segretario del PPE – recuperare la nostra dimensione industriale. L’obiettivo non è semplicemente vincere lo scudetto, ma diventare campioni del mondo e portare Milano in Europa».
