Poteva essere un dramma vero. Perché la pioggia che si è abbattuta su tutto il Nord Italia, con precipitazioni record come quelle registrate nel Varesotto, sono state davvero forti e persistenti. I danni non sono mancati, ma almeno in alcune zone storicamente critiche la situazione ha tenuto. In particolare, lungo il percorso del fiume Olona, è stata la messa in funzione della diga di Gurone a scongiurare allagamenti gravi sia nell’area di Malnate, sia più a Valle del percorso, specialmente nell’abitato di Castellanza e di Legnano, per poi proseguire verso Milano.
La struttura, realizzata dalla Provincia di Varese quando alla presidenza c’era Marco Reguzzoni (venne consegnata nel 2009), viene messa in funzione molto raramente, solo in casi estremi. E nelle scorse ore ciò è accaduto, perché il livello dell’acqua minacciava davvero di tracimare. Viceversa, bloccandone il flusso, lasciandola scaricare nella zona apposita creata in area boschiva e riempiendo le vasche di invaso, l’Olona è stato tenuto sotto controllo.
«Il maltempo di queste ore, anni fa avrebbe procurato un disastro. Per decenni abbiamo assistito ad allagamenti continui causati dalla furia dell’acqua dell’Olona. La stagione del mio buon governo in Provincia portò a progetti utili per il territorio come la diga di Gurone. Un’opera che ho l’onore di aver realizzato da presidente a Villa Recalcati, lavorando con una squadra straordinaria». A sostenerlo è proprio Marco Reguzzoni, candidato indipendente per Forza Italia alle prossime elezioni Europee. «Oggi – prosegue – si fa grande propaganda su questioni che interessano pochi e certamente non le comunità del Nord. Basta guardare le liste elettorali e le polemiche continue in cui si infila ad esempio il segretario leghista Matteo Salvini. Io sono sempre stato spinto dal buon fare e con una visione federalista dello Stato».