La lettera aperta di Marco Reguzzoni a Union Valdôtaine e a tutti gli autonomisti e federalisti: «Pronto a difendere la Valle d’Aosta in Europa»

Tre obiettivi da raggiungere e un impegno politico da assumere: rappresentare la Valle d’Aosta in Europa. Marco Reguzzoni, candidato indipendente nelle liste di Forza Italia alle prossime elezioni Europee, rilancia il suo patto di collaborazione con un territorio che merita di essere difeso e valorizzato anche a Bruxelles e Strasburgo. E lo fa scrivendo una lettera aperta ai componenti di Union Valdôtaine e «a tutti i valdostani autonomisti e federalisti». 

«Gli obiettivi da raggiungere – spiega Reguzzoni – sono la creazione e il potenziamento delle infrastrutture, la tutela dell’artigianato e dei prodotti tipici alimentari e lo stanziamento di risorse per i Comuni».

Il suo è un tentativo concreto di non lasciare la regione fuori dei tavoli decisionali. «Per le prossime elezioni Union Valdôtaine non ha espresso un proprio candidato, così offro la mia disponibilità ad essere un punto di riferimento per gli interessi e le necessità della Valle d’Aosta».

Nelle ultime settimane Reguzzoni è stato più volte in regione a raccogliere proposte e istanze. La sua non è però una comparsata elettorale, «perché ho casa a Torgnon e frequento la regione da quando sono nato, con grande soddisfazione e amore per le nostre montagne».

Il patto di questi giorni avrà anche una grande valenza politica: «Desidero iniziare una collaborazione che prosegua anche dopo le elezioni», con lo spirito di «un federalista integralista che ha avuto come riferimento autonomisti quali Gianfranco Miglio e Bruno Salvadori», quindi ponendosi nei confronti di Union Valdôtaine «con l’obiettivo di lavorare uniti a un futuro federale».

Il candidato forzista conclude così il suo ragionamento: «Sono consapevole, dal momento che seguo la politica valdostana, che UV ha deciso legittimamente di non schierarsi in queste elezioni Europee, pertanto il mio è un appello che si rivolge agli iscritti che comunque voteranno, a tutti gli amministratori comunali e agli elettori che hanno nel cuore il federalismo e la Valle D’Aosta».

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