Un contratto con gli elettori, per chiarire quali saranno gli impegni che Marco Reguzzoni si assume solennemente mentre si presenta agli elettori per le elezioni Europee, candidandosi come indipendente nelle liste di Forza Italia. L’8 e 9 giugno si vota e il presidente dei Repubblicani desidera mettere in chiaro ciò che gli elettori potranno aspettarsi da lui in termini di azioni concrete, fin da adesso. Ecco il patto con i cittadini che ha siglato a poche ore dall’apertura delle urne:
Sono Marco Reguzzoni, ho 53 anni, sono sposato e ho due figlie, sono laureato in Ingegneria Gestionale e in Scienze Politiche, faccio l’imprenditore, ho creato il Museo Volandia, sono stato presidente della Provincia di Varese e deputato e oggi mi candido nelle liste del Partito Popolare Europeo – Forza Italia.
Per serietà desidero prendere 12 impegni chiari, concreti, pubblici e misurabili con tutti coloro che mi vorranno concedere la loro fiducia attraverso il voto:
1 e 2) LAVORO E “MADE IN ITALY”
Occorre riportare in Europa il lavoro e la ricchezza, che si genera solo creando quel “valore aggiunto” che è la forza di una Nazione. Da troppi anni la concorrenza sleale costringe le nostre aziende a delocalizzare, rendendoci tutti sempre più poveri. Mi impegno a lavorare per difendere la nostra industria, tutte le nostre produzioni – industriali, artigianali, manifatturiere, agricole – e il nostro turismo, incentivando l’Europa ad agire con i suoi strumenti esclusivi: la politica commerciale e la politica monetaria.
Chiederò e lotterò affinché l’Europa si doti di un regolamento europeo che impedisca a cinesi, indiani, turchi e tanti altri di etichettare i prodotti con il marchio Made in Italy, aggirando la mia legge 55/2010, ovviamente valida solo in Italia: come ho già fatto con la legge “Reguzzoni-Versace”, contribuirò alla nascita di un Regolamento valido per tutta l’Europa.
3) FEDERALISMO
Il primo ente con cui tutti ci confrontiamo è il Comune: i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali sono i rappresentanti istituzionali più vicini a noi. Mi metterò a disposizione dei nostri Comuni per essere il punto di riferimento del territorio a livello europeo, e al contempo lavorerò per un’Europa federale, che diventi autorevole e veda realizzata una difesa comune e una politica estera comune.
4) AMBIENTE
Da anni siamo vittime di eco-follie ideologiche: case green e guerra ai motori endotermici ad esempio. Mi impegno a limitare le derive ideologiche e spesso controproducenti, avendo due linee guida: 1) se un regolamento ambientale porta costi, occorrono dazi e misure che non rendano meno competitive le nostre imprese e/o finanziamenti per realizzarlo; 2) in termini ambientali, “quello che va bene a un contadino, va bene per l’ambiente”. Centinaia di generazioni di agricoltori e allevatori ci hanno consegnato un territorio bellissimo: noi abbiamo il compito di trasferirlo intatto alle generazioni future.
5) IMMIGRAZIONE
Solo un’azione congiunta dell’Europa può regolamentare i flussi migratori che si susseguono in maniera indiscriminata. Partendo dal principio che “può arrivare chi ha un lavoro”, mi impegno a sostenere una regolamentazione a livello europeo.
6) INFRASTRUTTURE
Le regioni del Nord hanno bisogno di rinnovare, ampliare e ammodernare le infrastrutture per sostenere il potenziale industriale, commerciale e turistico proprio di una terra molto laboriosa. Mi impegno a sostenere gli interventi su tutta la rete autostradale, terminare la Pedemontana, evitare nuovi caselli sulla Milano Meda e sulla Corda Molle, intervenire drasticamente sulle autostrade della Liguria in perenne cantierizzazione e restringimento.
7) AEROPORTI
Gli aeroporti del Nord, a cominciare da Malpensa, sono schiacciati da un sistema romanocentrico; invece devono tornare ad essere al centro delle rotte internazionali, nazionali e soprattutto europee. Mi impegno a sostenere il sistema aeroportuale del Nord che può veder crescere Malpensa, Linate, Orio, Genova e Torino – con potenzialità anche di dieci volte i passeggeri attuali – mentre ad Aosta e a Brescia-Montichiari potremo riprendere anche i voli commerciali.
8 e 9) CICLISMO e CALCIO
Un progetto importante per la Lombardia e l’intero Nord riguarda l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo: mi assumo l’impegno di creare un comitato promotore che lavori con la federazione internazionale – l’UCI – per portare due edizioni della rassegna iridata in Italia, precisamente a Bergamo e a Varese (dove io portai l’evento già nel 2008) in un arco di tempo fra il 2029 e il 2034. Nelle condizioni attuali, una doppia opportunità significa avere maggior potere di trattativa, più facilità nel trovare sponsor e la presentazione di un progetto competitivo a livello infrastrutturale.
Riguardo al calcio, lo sport più popolare e caratterizzante della cultura europea, occorre evitare che diventi solo un business saccheggiabile da parte dei paesi arabi. Chiederò alla Commissione di emanare un regolamento sui diritti Tv che preveda: 1) il ritorno della proprietà delle nostre squadre a un soggetto europeo; 2) la distribuzione di una quota dei diritti televisivi anche ai settori giovanili e ai campionati minori; 3) l’introduzione di un tetto di spesa (salary cap) necessario per ridurre gli eccessi finanziari.
10) REGIO INSUBRICA
La comunità di lavoro che ho l’onore di aver contribuito a fondare è nata per affrontare i problemi pratici delle province di Lecco, Como, Varese, Novara, Vco con il Canton Ticino. Deve tornare ad essere uno strumento utile, intervenendo su infrastrutture, frontalieri, gestione delle calamità naturali: mi impegno a essere presente ai lavori della Regio Insubrica, chiedendo anche l’inserimento di un rappresentante europeo nella Commissione.
11 e 12) SANITA’
Occorre puntare al raggiungimento di una convergenza fra gli stipendi italiani e quelli dei più importanti paesi europei per medici, infermieri, biologici e tutti gli operatori sanitari: in tal senso mi impegno ad intervenire. Inoltre – in tema di farmaci – lavorerò per migliorare il coordinamento fra EMA e AIFA, con l’obiettivo di velocizzare l’approvazione dei nuovi farmaci in Italia. Penso in particolare agli ambiti dell’oncologia, dell’ematologia, dell’Alzheimer e del Parkinson, oppure alla cura di quelle malattie rare di cui mi sono occupato diffusamente in passato con oltre 500 atti parlamentari: l’Italia è in costante ritardo nell’inserimento nel Nomenclatore delle prestazioni farmaceutiche più innovative e per i malati il tempo è vita.
La realizzazione di questi impegni sarà costantemente verificabile sia attraverso il mio sito reguzzoni.eu, sia durante gli incontri organizzati periodicamente e continuativamente in tutte le province di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.