Vannacci e Salis: il selfie elettorale dell’Italia

Foto Pexels

Salis 176mila voti in due circoscrizioni, Vannacci 532mila in cinque. Alle ultime europee – elezioni fondamentali per il momento storico – hanno stravinto la ragazza dei centri sociali e il militare ultraconservatore; ma col senno di poi verrebbe da dire che lo sapevamo già. Considerando l’enorme successo elettorale che entrambi hanno ottenuto, verrebbe da immaginare un Giorgio Gaber ancora vivo che riscrive il testo di Destra-Sinistra, aggiungendo case occupate da un lato e mondi al contrario dall’altro. Ma se è vero che i due neoeletti eurodeputati hanno un profilo quantomeno problematico (concediamoci questo giudizio), è altrettanto interessante constatare un fatto: siamo di fronte ai primi “influencer della politica” eletti a Bruxelles. Lo si capisce dall’attenzione mediatica che i due hanno ottenuto e dal feroce dibattito che intorno a loro si è scatenato. Eppure, nonostante le controindicazioni, gli italiani non sono proprio riusciti a non votarli.

Rick Dufer, personaggio noto sul web per la sua attività di divulgatore filosofico, ha definito Salis e Vannacci “influencer politici di questo triste momento storico”. Citando il giornalista Tom Nichols, che riferendosi alla nostra epoca parla di fine della competenza, Dufer ritiene quella dei due eurodeputati una politica spiccia, povera di contenuti e conoscenza delle istituzioni. “La Salis non sappiamo chi sia, né tantomeno cosa sappia fare – ha detto Dufer – è diventata famosa per puro caso proprio come capita agli influencer, e non mi pare che abbia un pensiero distante da qualsiasi frequentatore medio dei centri sociali”.

Dunque una parvenu.

“Lo stesso Vannacci – ha aggiunto – pur vantando esperienze militari, è uno che non ha mai dimostrato di avere competenze politiche. Ha ricevuto voti perché rappresenta perfettamente la destra che va per la maggiore in Italia, conservatrice e paternalistica”.

E le vicende giudiziarie che hanno coinvolto entrambi? Sembra incredibile, ma invece di affossarli hanno avuto un effetto devastante. Un ritorno in consensi e appeal senza eguali. Ilaria Salis è diventata la povera ragazza antifascista sottoposta a una giustizia barbara e da salvare a tutti i costi (dopotutto ha fatto bene a picchiare un nazista: nessuna tolleranza per gli intolleranti. Ma solo se sono bianchi, etero e occidentali. Del resto si sa, solo questa categoria può essere violenta e intollerante. Se lo sono le altre, è comunque colpa dei maschi bianchi etero colonizzatori), mentre Roberto Vannacci è stato reso un’icona del nuovo leghismo nazionalista e tricolore, quello del si stava meglio quando si stava peggio. Alla faccia di Paola Egonu e delle sue denunce politicamente corrette.

Un quadro unico: l’Italia si fa due selfie, in uno sorride e nell’altro ha un’espressione stizzita. Poi li stampa in 3D e li mette a prendere decisioni che cambieranno il futuro del continente, una cosetta. Come nel film di Aldo, Giovanni e Giacomo, no?

“Ho sentito che domani inizi il mandato al parlamento europeo”

“Sì, ma niente di serio”

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