È tutto pronto per la nuova kermesse dei Repubblicani. Alle 21 di lunedì 15 luglio, al Tie Break bistrot di Busto Arsizio, Giuseppe Reguzzoni presenterà la sua ultima fatica: “Il risveglio di Rosaspina – una prospettiva sulle fiabe dei Grimm” (2024, Marcianum Press). Ricercatore, docente all’Università Cattolica e giornalista, Reguzzoni si è distinto anche per la sua attività saggistica. I suoi ultimi lavori, in particolare, affrontano la questione del politicamente corretto, inteso non come codice morale, bensì come nuova religione civile dell’occidente.
Religione che viene sviscerata nelle sue manifestazioni più isteriche anche nel volume che Reguzzoni porterà al “Lunedì letterario”. “Il risveglio di Rosaspina” però non è solo questo; è un’introduzione alle Fiabe dei Grimm e alla loro storia redazionale, con un approfondimento esegetico sul poco studiato rapporto tra il genere fiabesco e la Bibbia.
“Bambine a cui il padre taglia le mani, fratellini abbandonati nella foresta, streghe arse o gettate vive in un forno, per non parlare del bacio alla bella addormentata nel castello, ovviamente letto come molestia”
Criticando così la bancarotta del simbolico e l’incapacità di guardare la luna al di là del dito, Reguzzoni si addentra nella selva oscura delle fiabe più tradotte al mondo, e ne esce con delle risposte convincenti e un bagaglio interpretativo tuttora inedito in Italia.