In Provincia e a Busto avanti al Centro

Di Gigi Farioli, socio fondatore de I Repubblicani

Credo non sia certamente un mistero per nessuno che il sottoscritto, con tutti gli aderenti al gruppo Popolo, Riforme e Libertà sia da sempre (o perlomeno dall’agosto 2021) convinto promotore e deciso sostenitore della necessità di dare forza e attrattività ad una significativa offerta politica che si ponga al Centro delle dinamiche bipolari. Offerta politica ormai degenerata ad una spesso sterile contrapposizione tra “curve” più che ad una serena e pragmatica ricerca del “bene comune” e di adeguate e conseguenti proposte di governo. Tale progetto, dal sottoscritto allora proposto per le amministrative di Busto Arsizio e vanificato nella sua originale e coraggiosa composizione a una settimana dal deposito delle candidature nel nome dell’ intangibilità della unità del destracentro, ha trovato concreta espressione nella Lista “Provincia al Centro” delle recenti elezioni provinciali. Con ovvia e convinta soddisfazione nostra che nel ‘21 avanzammo una proposta analoga, se non del tutto sovrapponibile. Soddisfazione che non si tramuta, nè si traduce in anacronistica primogenitura ( in politica inutile e scaramanticamente negativa quanto le ipocrite prese di distanza postume ) , ma che invita a riflessioni conseguenti. L’offerta politica de “La Provincia al Centro” giunge dopo che la precostituita “gabbia” della contrapposizione bipolare già aveva subito una sonora sconfitta/smentita con l’elezione alla presidenza ormai due anni fa del “civico” Magrini e, fatto anch’esso non marginale, in piena ricomposizione degli equilibri politici a livello nazionale a seguito del “fallimento”(!?) del Terzo Polo. E’ indubbio che la lista Provincia al Centro, oltre a costituire la vera novità delle elezioni provinciali, ha ottenuto un eccellente riscontro alle urne se è vero, come è vero, che ha ottenuto ben 5 eletti e il maggior numero di amministratori e sindaci elettori( ben 434 contro i 360 del Democratici ). Sono elezioni di secondo livello ( votano solo sindaci e consiglieri eletti ), certo. Ma proprio considerando che gli eletti e le forze politiche civiche e partitiche che propongono le liste hanno ( o almeno dovrebbero avere ) maggior consapevolezza circa le esigenze e necessità delle comunità rappresentate , oltre che la responsabilità delle proposte più idonee al governo del territorio, crediamo sia ora il tempo di dare coraggiosa conseguenza a lista e voto. Con ciò dimostrando, oltre ogni ragionevole dubbio, che il “laboratorio” Provincia al Centro, sgombrando il campo da ogni ambiguità che, sin dalla conferenza stampa alle provocazioni di queste ore chi lo teme cerca di diffondere, prosegue con responsabilità e determinazione. Non quindi un veicolo per essere accompagnati in consiglio provinciale, ma un progetto valoriale, programmatico, di metodo, idee e sensibilità permeato da un civismo davvero convinto e convincente. E allora, pur e nonostante le molte particolarità e particolarismi locali, perché non tradurre forme di più intensa collaborazione tra amministratori e gruppi che hanno dato forza e successo al progetto? A cominciare dai prossimi giorni, dal comune più piccolo al più grande del “nostro” territorio? Proviamoci. Noi ci siamo.

Busto Arsizio , 5 ottobre 2024

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