“Many men wish death for me; no i don’t cry no more, don’t look to the sky no more” canta 50 Cent in un disco che, ironia della sorte, s’intitola Get rich or die tryin’. Un titolo che inquadra alla grande la vita recente del candidato alla presidenza degli USA Donald Trump. Il Tycoon, oggi, l’ha scampata un’altra volta. Al Trump International Course, West Palm Beach, cercava di rilassarsi con un giro di buche al suo golf club privato, quando un uomo ha tentato di sparargli con un Ak-47. L’attentatore, per fare fuoco, ha aspettato che Trump si trovasse nei pressi della buca più vicina alla siepe, a circa 400 metri di distanza da lui; poi, proprio come il ventenne Thomas Matthew Crooks al comizio in Pennsylvania, ha visto fallire il suo piano. Stavolta, però, l’esito è quasi grottesco; intercettato dal servizio di sicurezza, l’uomo ha gettato l’arma ed è fuggito a bordo di una Nissan lungo la Interstate 95, l’autostrada che attraversa la Florida da nord a sud. Poco dopo, una pattuglia dello sceriffo lo ha fermato, dichiarandolo in arresto.
È la seconda volta che qualcuno prova a colpire Trump in questa campagna elettorale, un record. Nel frattempo, The Donald ha dichiarato “Non mi fermeranno mai” alla Stampa di mezza America.
Così, dopo la zuffa social con la cantante Taylor Swift che ha dichiarato di odiarlo (ma chi l’avrebbe mai detto), il repubblicano si rialza e rinforza i consensi del suo elettorato.
In estate, dopo che l’immagine col pugno alzato e l’orecchio insanguinato aveva fatto il giro del mondo, con nonno Biden non c’era stata più partita. Ma questo nuovo attentato, peraltro meno credibile del primo, lo aiuterà a contrastare mediaticamente Kamala Harris, che ha mostrato molto coraggio nello scontro tv e conta sull’appoggio incondizionato dei giovani?
È una partita aperta.