Vance vs Walz: finisce in parità il duello tra scudieri

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Negli studi CBS a New York, è terminato con un “pari e patta” lo scontro tra Tim Walz e JD Vance.

Il senatore dell’Ohio che affianca Trump è sembrato più sicuro di sé e meno titubante, ma senza affondare mai il colpo. Si è parlato di appoggio a Israele, con i due che non hanno assunto posizioni nette, di immigrazione – argomento che scalda i Repubblicani e anche Vance – e di aborto. Sia Vance che Walz hanno ammesso i loro errori del passato. Walz ha riconosciuto di essersi “espresso male” riguardo alla sua presenza in Cina durante i fatti di Tienanmen. Vance invece ha detto di aver preso un granchio nell’aver definito Trump “impresentabile” anni fa, aggiungendo di aver creduto a fake news comparse sui media.

Il vice di Harris, in un’occasione, è riuscito a mettere il rivale in difficoltà spostando l’attenzione sull’attacco al Campidoglio del 2021; Vance si è trovato a dover glissare. Ma alla fine i due candidati alla vicepresidenza hanno discusso senza mai sopraffarsi e addirittura allineandosi su certi punti. Immagine simbolo dell’incontro-scontro: la cordialità e il sorriso nella stretta di mano, ben più calorosa di quella che c’era stata tra il Tycoon e Kamala.

Difficile che uno scontro del genere possa spostare molti voti. Ma chi voleva farsi un’idea delle posizioni più “moderate” delle due fazioni ha avuto di certo pane per i suoi denti.

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