Intervenuto alla trasmissione Metropolis del 21 febbraio, il presidente dei Repubblicani ha discusso con Giorgio Gori su alcuni temi caldi di politica estera e interna.
Riguardo all’appoggio di Salvini a Trump: “Salvini spesso la spara grossa: dire “Noi con Trump” ha poco senso” ha detto Reguzzoni. “In primis perché non è il ministro degli esteri, poi per motivi diversi, come per esempio i dazi che recheranno disagio alle nostre imprese. Il presidente degli USA fa gli interessi degli USA. Salvini ha una posizione fine a sé stessa.”
Poi, sempre sulla questione USA: “A noi [Repubblicani, ndr] Trump piace poco, tuttavia alcune politiche che gli Stati Uniti portano avanti non sono sbagliate. Penso al segretario di Stato Marco Rubio, che ha posizioni molto vicine alle nostre. L’errore dell’Europa è stato quello di lasciare la produzione a paesi “emergenti”, così oggi abbiamo meno industria e meno lavoro. In questo senso vale il MEGA: rilanciamo la produzione europea e non solo. La nostra cultura è altrettanto importante. Siamo stati i primi ad abolire la pena di morte, la schiavitù, a far valere certi diritti. Dobbiamo tornare ad avere una posizione culturale centrale.”
Sul tema della sicurezza, invece, Reguzzoni ha risposto a Gori dopo che questo ha difeso il primo cittadino Sala. “La sicurezza a Milano pare fuori controllo. I cittadini hanno paura di prendere la metro e di uscire la sera. Non serve lassismo come fa questa amministrazione, serve un’azione coordinata che cerchi di recuperare alcuni giovani disagiati. Noi di Forza Italia abbiamo avanzato alcune proposte e pensiamo che solo una posizione moderata possa portare a risultati. Niente slogan ma nemmeno laissez-faire e perbenismo. Una delle nostre idee è quella di estendere la posizione di pubblico ufficiale ai conducenti e ai controllori; oppure il cambiamento del codice di procedura penale, che è necessario.”
“Lo dico perché” ha concluso “c’è una parte della sinistra che è contraria alle regole e all’ordine. Io, da liberale, non mi ci ritrovo. Le regole devono essere poche, ma chiare e rispettate.”